Nuovo appuntamento con #untemattocon, la nostra rubrica mensile dedicata alla creatività in tutte le sue forme.

Davanti ad un bel tè, caldo o freddo decidi tu!, facciamo “tre chiacchiere” con personalità creative che hanno dato vita e corpo alle loro passioni. 

L’ospite di oggi ha unito la sua professione di graphic designer, l’amore per i viaggi e la passione per la carta e li ha mescolati insieme. Ciò che ne è uscito sono i meravigliosi taccuini personalizzati che ricordano per dimensione e forma i passaporti, su cui annotare a penna ricordi, pensieri e fotografie. Perfetti per paper addicted come noi!

È davvero un grande piacere avere come ospite oggi, per la rubrica #untemattocon, Giulia Teruzzi in arte TerryPLUM, amante di serie tv e di tortini al cioccolato, collezionista di cose inutili e creatrice dei Diari di Viaggio.

#untemattocon TerryPLUM
#untemattocon TerryPLUM
#untemattocon TerryPLUM
#untemattocon TerryPLUM

Ciao Giulia! Presentati: chi sei e di cosa ti occupi

Ciao! Sono Giulia e sono una Graphic designer.

La mia vita si divide tra il lavoro in azienda e TerryPLUM. Faccio parte del reparto marketing di una società del settore termoidraulico e mi occupo di tutta la parte grafica: volantini, cataloghi e grafiche per le fiere.

In parallelo porto avanti il mio progetto editoriale di TerryPLUM, nato prima come un semplice passatempo e trasformatosi, poi, in un secondo lavoro a tutti gli effetti.

Da dove nasce il nome Terry Plum?

Il nome TerryPLUM è nato per caso durante una partita di Cluedo in famiglia. L’idea del mio progetto era già impressa nella mia mente da tempo, ma sapevo che per dargli una forma avevo bisogno di un nome originale che parlasse di me. Ho quindi unito il mio amato Professor Plum di Cluedo al mio soprannome, dando vita a TerryPLUM.

Quanto è importante per te la creatività?

Da 1 a 10? Come direbbe Alessandro Borghese, Diesci!

La creatività è stata la mia via salvezza da un momento, per me, particolarmente buio.

All’epoca praticavo atletica leggera a livello agonistico ed il mio sogno nel cassetto era quello di fare l’atleta.

Intorno ai 21 anni, però, un brutto infortunio ha mandato all’aria tutti i miei sogni: le carte della mia vita sono state di colpo rimescolate sul tavolo e non avevo minimamente idea di quale potesse essere la carta vincente.

È stato nei colori, nelle forme, nel definire qualcosa che parlasse di me che ho trovato la risposta ai miei dubbi e dato un ordine al caos.

Fare qualcosa che ci fa stare bene ci fa capire di essere sulla strada giusta.

E ho capito da quel momento che il mio viaggio era iniziato.

Come nasce l’idea dei Diari di viaggio? Raccontaci qualcosa di più!

Lo spunto è nato durante la Fiera Expo 2015 di Milano dove, per smorzare l’attesa delle lunghe code per entrare nei vari padiglioni, ho acquistato il passaporto che vendevano all’ingresso, da completare con i timbri di ogni stand visitato.

L’idea mi è piaciuta talmente tanto che quando ho prenotato un weekend a Budapest ho deciso di ricreare un “passaporto” su misura in cui conservare tutti gli istanti di quelle giornate, così da renderli indelebili nel tempo. Ricordo ancora che, per l’occasione, decisi di personalizzarlo con delle foto e attaccai al suo interno diversi francobolli, per renderlo il più possibile simile al passaporto da viaggio.

#untemattocon TerryPLUM

Come sei riuscita a trasformare il tuo progetto TerryPlum in un lavoro?

  • 3 manciate di passione
  • 1 pizzico di incoscienza
  • 5 cucchiai di persone motivanti
  • Determinazione Qb

Cotto e mangiato 😊

Quali sono le tue fonti d’ispirazione?

Mi ritengo una persona molto curiosa e cerco di trarre ispirazione da tutto ciò che mi circonda: libri, film, mostre, persone. Il confronto con gli altri è sicuramente fondamentale nel mio lavoro, motivo per cui, durante il primo lockdwon, l’impossibilità di fare mercati e di confrontarsi con altre persone del settore, si è fatta sentire. Attraverso i social, però, sono riuscita a colmare questa mancanza e ho scoperto un nuovo modo di farmi conoscere attraverso piattaforme mai utilizzate prima. 

Oggi sono pronta a tornare in pista con la consapevolezza che il confronto con gli altri sarà sempre il carburante principale affinché il motore parta nella giusta maniera.

Spero presto di ritornare a farli 😊

Parlaci dei tuoi valori e di come li trasponi in tutto ciò che fai

Credo molto nel valore della condivisione come parte integrante di un percorso. Condividere ci fa sentire migliori ed avere l’opportunità di condividere con il proprio lavoro le emozioni è un potere inestimabile. La condivisione ci rende curiosi e determinati nella nostra buona riuscita, ecco perché penso che alimentare ogni giorno il nostro senso di curiosità e determinazione sia anch’esso fondamentale per raggiungere un obiettivo finale. Pormi nuove sfide quotidiane è ciò che più mi fa sentire viva e presente nei miei progetti.

Raccontaci del progetto lavorativo che ti ha dato più soddisfazione: come è nato e perché ti rappresenta più di altri?

Il kit “Caro Diario” è sicuramente quello mi rappresenta di più. È l’ultimo arrivato nella brigata, ma è quello che più rispecchia l’intenzione che ha smosso la nascita di questo progetto, ovvero l’esigenza di voler creare un luogo sicuro, dove le persone si potessero ritrovare. È per me un ritorno alle origini: quando ero piccola avevo sempre con me il mio Diario in cui annotavo tutto ciò che mi succedeva intorno.

Ora, sicuramente, i pensieri sono cambiati rispetto a prima, ma mettere nero su bianco le mie fragilità è stato per me uno strumento molto liberatorio. Aprendomi sui social ho avuto molto riscontro nelle persone che mi seguono, scoprendo piacevolmente di non essere l’unica ad avere l’esigenza di voler esprimere le proprie emozioni. E l’esigenza è stata così forte che ha dato vita ad un Kit pensato per le anime fragili che a piccoli passi vogliono cambiare il loro mondo.

Quanto contano i social nella tua vita lavorativa? 

Non vorrei sbilanciarmi nel dare 10, ma molto.

Su instagram, oltre a proporre i miei articoli, racconto anche molto di me, perché solo così riesco ad entrare in empatia con la mia community e spiegare loro tutto il lavoro che c’è dietro TerryPLUM.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi e progetti?

TerryPLUM è un progetto in continua crescita.

Preferisco non sbilanciarmi troppo, ma un lavoro di cui vado molto fiera è la collaborazione “Amo.te” , nata con il mio amico Alessio, nella quale i cuori sacri realizzati a mano in argilla sono i protagonisti. Il progetto è molto giovane e sono sicura che potrà portarci grandi soddisfazioni.

Per la parte editoriale invece, ci saranno new entry prima della fine dell’anno, quindi, se vi ho incuriositə… seguitemi su Instagram!

Sogni nel cassetto?

Sono mooooltooo scaramantica, quindi sarò muta come un pesce. Una sola domanda: c’è chi vive senza sogni?

Consigli per chi vuole aprire partita iva nel mondo creativo oggi?

Bisogna essere consapevoli di ciò che si fa, informarsi e leggere tanto, ma soprattutto non dimenticare l’obiettivo per cui si fanno questi sacrifici. Quando mi chiedono dove ho trovato il coraggio per iniziare questo progetto, rispondo sempre che il coraggio non lo trovi da un momento all’altro, ma semplicemente, quando credi tanto in qualcosa, il coraggio viene da sé. E poi bisogna divertirsi e mai prendersi troppo sul serio.

È giunto il tempo dei saluti, vuoi lasciarci con una tua citazione preferita?

“Tutto quello che hai sempre voluto, è dal lato opposto alla paura.”

#untemattocon TerryPLUM
#untemattocon TerryPLUM

Grazie mille Giulia per aver accettato il nostro invito ad Un tè Matto con. È stato davvero un piacere intervistarti!

A te che ci leggi ricordiamo dove trovarla e dove poter acquistare le sue splendide creazioni.

Se vuoi seguire Giulia sui social ecco tutti i suoi riferimenti:

Instagram: @terry.plum 

Etsy: @TerryPLUM

E se non hai ancora avuto modo di leggere le interviste già proposte, ecco il link dove trovare tutti gli articoli già pubblicati Un tè matto con (#untemattocon)!

Alla prossima settimana,
Le Cappellaie Matte