Inauguriamo il 2024 con un nuovo appuntamento di #untemattocon, la nostra rubrica mensile dedicata alla creatività in tutte le sue forme. Davanti ad un bel tè, caldo o freddo in base alla stagione, decidi tu!, facciamo “tre chiacchiere” con personalità creative che hanno dato vita e corpo alle loro passioni.
Incontriamo l’ospite di oggi, Letizia, nel suo spazio accogliente, polifunzionale, dalle pareti color arancio, cuore di tanti corsi creativi coinvolgenti ed emozionanti.
È proprio qui, in questo spazio, che Elisa ha seguito un corso triennale di teatro per adulti, dove ha potuto mettersi in gioco, confrontarsi e vivere nuove avventure con persone speciali che l’hanno aiutata a crescere e ad arricchire la sua persona.
Senza dimenticare che proprio in qualità de Le Cappellaie Matte, ci siamo messe in gioco tutte e tre insieme, in una “Matta” serata milanese (e quindi davvero Super!). Abbiamo avuto il piacere di partecipare al corso di scrittura creativa di Letizia, che ci ha aiutato ad aprirci ancora di più, parlare di noi e dei nostri desideri, dandoci la possibilità di mettere maggiormente a fuoco quali sono le peculiarità di ognuna all’interno del nostro progetto.
Un’esperienza magnifica di cui puoi sbirciare qualcosa nelle foto in fondo all’articolo!
Ma torniamo al nostro tè e, senza indugi, diamo il benvenuto a Letizia, fondatrice dello SpazioTempo, un luogo magico, dove l’arte e la cultura trovano il tempo di essere vissuti.
Ciao Letizia, benvenuta nella nostra rubrica e grazie per aver accettato il nostro invito!


Ciao Letizia! Presentati: chi sei e di cosa ti occupi
Sono una bambina che amava ascoltare storie, una ragazza che ha imparato a raccontarle e una donna che ha deciso di dedicare la vita a trasmetterle.
Mi chiamo Letizia Perotta, sono da sempre appassionata di scrittura e teatro. Scrivo da quando sono piccola, mi sono diplomata all’Accademia Internazionale del Teatro Arsenale di Milano. Nel 2016 ho aperto un laboratorio artistico, sede dell’Associazione culturale SpazioTempo, con l’idea che fosse una casa per artisti, viaggiatori del mondo della fantasia e aspiranti teatranti e creativi.
Lo SpazioTempo è il luogo del mio cuore (e spero del cuore di molti altri) dove i miei progetti teatrali e le idee artistiche possono prendere vita e forma e non restare solo sogni.
Da dove nasce il nome SpazioTempo?
Il nome SpazioTempo nasce da un’idea di mio marito. Cercavo un nome che rimanesse impresso, che fosse semplice e che richiamasse il concetto di “ospitare in un luogo il tempo delle persone” e lui è riuscito ad arrivare al nocciolo di ciò che desideravo esprimere.
Quanto è importante per te la creatività?
Definirei la creatività l’ingrediente essenziale del piatto, nel mio lavoro. Senza uno spirito fortemente creativo un lavoro come quello dell’insegnante di teatro/scrittura diventa banalmente aziendale e senza spirito, mentre la creatività, e soprattutto il proprio stile di creatività, costituisce l’anima e il colore dell’esperienza che si offre agli allievi.
Trovo importante dire, però, che la creatività da sola non basta, in questo lavoro serve anche uno spiccato senso pratico e la capacità di organizzarsi, senza le quali non si va da nessuna parte. Insomma non ci si può mai sedere sugli allori!
Parlaci di come nascono le tue lezioni, i tuoi testi e i personaggi teatrali
Le mie lezioni sono parte di un percorso didattico teatrale che io e Dario Chiesa, l’amico e collega che insegna con me, abbiamo impostato quando abbiamo aperto la scuola.
Questo programma però non è da considerare immutabile, dal momento che le lezioni vengono costantemente migliorate e aggiornate in base alle nostre nuove conoscenze e al gruppo con cui ci dobbiamo interfacciare.
I miei testi teatrali posso essere di due tipi differenti: o ispirati a un libro, un film o un testo che mi ha particolarmente coinvolto e lasciato la voglia di raccontarlo attraverso il veicolo del teatro e “a modo SpazioTempo”. Oppure scritti di mio pugno, più raramente per il tempo che prende la scrittura, e in quel caso parto da un’idea che, come tutti gli spunti originali, arriva all’improvviso e ti si pianta nella testa finché non la metti su carta.




Letizia raccontaci qualcosa di più! Come e quando hai deciso di aprire uno spazio in cui dare lezioni, corsi di teatro e di creatività?
Questa è davvero una bella domanda, a cui è difficile dare una risposta esaustiva. Citerò una frase che sento particolarmente mia e adatta a questo quesito: “Segui i tuoi sogni, loro conoscono la strada”. Da un lato direi che bisogna avere tanta passione e tanta determinazione per realizzare questo tipo di sogno, anche in piccolo, come ho fatto io, d’altra parte mi ritrovo spesso a dire che ho sentito di non avere molta scelta… ho fatto ciò che naturalmente sentivo di dover fare per me e la mia vita, per non ritrovarmi a vivere le giornate di una persona in cui non avrei riconosciuto me stessa.
Parlaci dei tuoi valori e di come li trasponi in tutto ciò che fai
Beh, sicuramente mi sentirei di dire che l’empatia è la base di ciò che desidero si possa trovare allo SpazioTempo.
La capacità di accogliere e sentirsi accolti, di portare e lasciare qualcosa di sé, non per forza sempre bello, ma sincero e reale.
La voglia di mettere in circolo la propria energia e di creare, attraverso gli strumenti del teatro, delle cose belle assieme ad altre persone.
Risate, divertimento, ma anche tristezza, paura e rabbia…. sono emozioni che fanno parte di noi e che possiamo intrecciare e utilizzare per connetterci ed emozionare qualcun’altro, narrando delle storie attraverso la nostra voce e il nostro corpo.
Raccontaci del progetto lavorativo che ti ha dato più soddisfazione: com’è nato e perché ti rappresenta più di altri?
Sicuramente l’esperienza artistica che ad oggi mi ha realizzato e soddisfatto di più è stata aver portato il primo gruppo, che io a Dario abbiamo accolto allo SpazioTempo, dal primo al terzo anno di teatro.
8 persone estremamente eterogenee, alcuni nostri amici di vecchia data, altri conoscenti e altri ancora estranei.
Dopo 3 anni sono diventati famiglia e sapere che il teatro ha toccato profondamente le vite di ognuno di loro grazie a noi e alla fiducia che ci hanno dato sarà un ricordo e una consapevolezza che custodirò dentro di me per sempre.
Quanto contano i social nella tua vita lavorativa?
Ecco, immaginavo che arrivasse la domanda che al giorno d’oggi non si può evitare di porre, ma che resta per me un po’ scomoda.
I social naturalmente contano tanto. Il passaparola resta il mezzo più potente, ma un’efficace e costante campagna social per farsi conoscere al giorno d’oggi è fondamentale.
Questa parte del mio lavoro è quella che amo di meno, dal momento che non ho alcuna formazione in merito, se non quella di autodidatta, e soprattutto odio passare il tempo al cellulare o al pc. Mi sembra di buttarlo via, ma non è così.




Quali sono i tuoi prossimi obiettivi e progetti?
Certamente nell’immediato futuro il mio proposito è quello di espandere e migliorare la scuola, portare avanti gruppi dal primo al terzo anno e proporre spettacoli sempre più di qualità e lezioni sempre più stimolanti e arricchenti.
Sogni nel cassetto?
Un domani il sogno nel cassetto è quello di aprire uno spazio teatrale più grande, dove poter fare anche piccoli spettacoli e offrire rinfreschi e aperitivi. Un upgrade, diciamo così, ma sono già felice con quello che ho.
Quali sono i consigli che daresti per chi vuole aprire la partita iva nel mondo creativo di oggi?
La scelta di aprire partita iva è sicuramente molto personale, c’è chi non lo farebbe mai e chi, come me, non tornerebbe mai e poi mai nel mondo dei lavoratori dipendenti (in cui sono stata 10 anni).
Ciò che mi sento di dire è che per essere lavoratori autonomi ci vuole determinazione, intraprendenza e una grande passione per quello che si fa. Da un lato, il pensiero che nessuno fa le cose al posto tuo o ti risolve i problemi è sempre presente, ma le soddisfazioni che si hanno conferiscono alle proprie giornate un gusto e un colore impareggiabile. In definitiva il mio consiglio è: se avete una passione per cui siete disposti a fare tanta fatica e uscire dalla vostra comfort zone, rischiate, se non c’è qualcosa che per voi valga questo salto nel vuoto, allora meglio non impelagarsi.
La prima regola deve sempre essere l’onestà con sé stessi e i propri reali desideri.


Che dire: buona fortuna a tutti e un grande abbraccio a voi, Cappellaie Matte!
Grazie per questa chiacchierata a tre!
Grazie mille a te, Letizia, per aver accettato il nostro invito ad Un tè Matto con ed averci raccontato di più sul tuo meraviglioso SpazioTempo.
È stato molto bello intervistarti! Il tuo spazio è proprio accogliente, colorato e ricco di buone sensazioni!
A te che ci leggi, ricordiamo dove trovare Letizia, entrare in contatto con lo SpazioTempo, conoscere tutte le attività e i vari appuntamenti sia per i corsi teatrali sia per le giornate di improvvisazione teatrale e di scrittura creativa.
Per poter condividere in compagnia di nuove persone momenti speciali e indimenticabili!
Se vuoi seguire Letizia e lo SpazioTempo sui social ecco tutti i suoi riferimenti:
Instagram: @lospaziotempo8
Facebook: @LoSpazio Tempo
Sito web: SpazioTempo
E se non hai ancora avuto modo di leggere le interviste già proposte, ecco il link dove trovare tutti gli articoli già pubblicati Un tè matto con (#untemattocon)!
Alla prossima settimana,
Le Cappellaie Matte
Leave A Comment